Era il settembre 2009 quando a Cattolica in sella alla sua moto Andrea Casadei, oggi 38enne, vide cambiare la sua vita. Un terribile incidente con un pick-up, la recisione dell’arteria femorale, la gamba sinistra quasi recisa successivamente amputata all’ospedale di Rimini.
La via in salita di un percorso riabilitativo e protesico lo hanno portato, grazie ad un amico, alla bicicletta.
Il 2013 è l’anno della svolta grazie all’incontro con il campione di handbike Giovanni Achenza, il team Equa e il positivo test a Melegnano per entrare nella squadra pavese. “Avevo timore di essermi ‘buttato’ in qualcosa più grande di me ma mi misi a lavorare a testa bassa”.
Andrea si affida unicamente ad allenatori e nutrizionisti, apprende i fondamentali del ciclismo agonistico, apporta modifiche alla bici montando un’incassatura in fibra di carbonio per poter “caricare” anche con la gamba amputata.
E dopo un inverno di lavoro i risultati arrivano dall’esordio alla “Due Giorni del Mare” fino ai Campionati Italiani assoluti in cui vince la prima gara e si qualifica campione italiano su strada. Andrea si veste di arcobaleno e viene convocato dalla Nazionale di Ciclismo Paralimpico, si misura con atleti provenienti da tutto il globo.
Durante un allenamento in vista dei campionati italiani assoluti il destino gli riserva un altro incidente, con frattura facciale, conseguente operazione chirurgica e ganci in bocca.
Come può uno scoglio arginare il mare ? Andrea è un’onda impetuosa e torna a pedalare sui rulli per recuperare la precedente forma fisica. L’inverno è ancora stagione propizia.. La ricompensa ha le sembianze dell’oro negli assoluti italiani a cronometro e il secondo posto su strada. “Continuo a crescere come atleta e ciclista, il sogno è partecipare a una paralimpiade”.